Nella stampa, il controllo dei processi può essere effettuato a vari livelli. Il confronto visivo può servire per una prima, elementare valutazione della corrispondenza, ma è estremamente soggettivo e non assicura molta precisione né ripetibilità.
L’impiego di un densitometro può fornire un feedback quantitativo concreto agli operatori di macchina. Le informazioni utili possono comprendere misurazioni della densità dell’inchiostro solido, aumento del valore tonale (denominato anche ingrossamento del punto), presa d’inchiostro e altre caratteristiche di stampa. Queste sono note anche come caratteristiche meccaniche della stampa. Questo vuol dire che misuriamo cambiamenti che sono la conseguenza di una modifica meccanica sulla macchina da stampa. Per esempio, un cambiamento nella densità dell'inchiostro può essere una conseguenza diretta della modifica dello spessore o del volume dell'inchiostro applicato. Un cambiamento nell’ingrossamento del punto può essere una conseguenza diretta di una modifica della pressione di stampa o delle condizioni del caucciù. La presa d’inchiostro misura l’efficacia del trasferimento di inchiostro su un substrato al quale è già stato applicato un altro inchiostro.
Il monitoraggio di tutte queste caratteristiche meccaniche della stampa è una buona base per il controllo dei processi ed è particolarmente importante per riprodurre coerentemente grafica e immagini a tono continuo.
Cos’è la misurazione della densità?
Prima di tutto, è importante comprendere che la densità non è il colore. La densità indica solo il livello di luminosità (chiaro o scuro) di un colore, non se il colore è giusto. Per esempio, se un inchiostro è contaminato, e il colore ha subito una variazione, potrai ancora ottenere il valore di densità corretto ma il colore apparirà diverso. Se hai bisogno di confermare la correttezza del colore, per esempio per farlo concordare a uno specifico valore L*a*b*, dovrai utilizzare uno spettrofotometro.
Diamo un’occhiata alle tipologie di misurazione che puoi utilizzare per controllare la densità in macchina con un densitometro. Per prima cosa, esaminiamo il controllo del processo di quadricromia, e poi il controllo degli inchiostri spot.
1 - Controllo del processo di quadricromia
La densità è la misurazione di base delle caratteristiche meccaniche della stampa. La densità di riflessione si calcola partendo dalla quantità di luce riflessa dal substrato (carta, film, ecc.) e dall’inchiostro. È un modo semplice per valutare le modifiche nello spessore dello strato dell'inchiostro o nella concentrazione dell’inchiostro distribuito. Se lo spessore o la concentrazione dell’inchiostro aumentano, viene assorbita più luce e ne viene riflessa di meno; di conseguenza, nello strumento questo aspetto più scuro è indicato con una densità superiore.
Una macchina offset ha una considerevole quantità di pigmento degli inchiostri; di conseguenza, una modifica della densità si correla direttamente con una modifica dello spessore dello strato dell'inchiostro. Su una macchina flessografica, la quantità può cambiare a seconda della concentrazione dell’inchiostro. L’aggiunta di una carica o di acqua all’inchiostro flessografico farà trasferire meno pigmento sul substrato, e questo risulterà quindi più chiaro, con un valore di densità inferiore. Con l’evaporazione dei supporti d’inchiostro, la concentrazione dell’inchiostro flessografico aumenterà e la misurazione darà una densità superiore. Per il controllo della macchina è fondamentale utilizzare i valori di densità degli inchiostri solidi ciano, magenta, giallo e nero per monitorare e rettificare la concentrazione o lo spessore dello strato dell'inchiostro.
Valore tonale, noto anche come area di punto. È la misurazione dei valori di punto stampati, indicata in percentuale della densità degli inchiostri solidi. L’aumento del valore tonale (TVI) è denominato comunemente ingrossamento del punto. Il valore TVI rappresenta la differenza tra il valore tonale stampato e il valore tonale nel file originario. Per esempio, se viene misurato un campione di controllo per il valore di punto 50% e il risultato è un valore tonale del 68%, allora l’aumento del valore tonale è del 18%. A seconda del processo di stampa utilizzato e dello specifico metodo di calibrazione, i normali valori tipo CMYK TVI si attestano sul 16-22%.
C’è chi sostiene che, per le immagini, il valore tonale è più importante della densità dell’inchiostro solido. Le immagini e molte grafiche sono realizzate con i valori di punto. In questi casi, in quelle zone non c’è inchiostro solido. Se il TVI è troppo alto in tutti i colori di quadricromia, le immagini appariranno troppo scure. Ancor più grave, se il TVI è troppo alto in alcuni dei colori di quadricromia e inferiore in altri, l’immagine presenterà una variazione indesiderata nel bilanciamento del colore.
La presa d’inchiostro (o per meglio dire la presa apparente) misura, nella sequenza di stampa, il grado di efficacia del trasferimento di inchiostro fresco su un substrato con inchiostro precedente. Le percentuali di presa più elevate sono migliori. Anche se non esiste alcuno standard specifico, di solito è preferibile ottenere un valore di presa di almeno l’80%. Questo valore si può ottenere più facilmente su una macchina con essiccatori tra le stazioni d’inchiostro, come in molte macchine flessografiche, e con più difficoltà su una macchina che ne è priva, come quasi tutte le macchine offset. La misurazione della presa consente di prevedere le variazioni cromatiche nei colori in sovrastampa. Consideriamo un’immagine con un’automobile rossa su un prato verde e un cielo azzurro. Con caratteristiche di sovrapposizione sbagliate, sarà difficile ottenere e mantenere la corrispondenza del colore sia del cielo azzurro (ciano e magenta) sia dell’erba verde (ciano e giallo).
Le condizioni della macchina da stampa possono però limitare la capacità di effettuare una buona misurazione della presa d’inchiostro. Questa può essere influenzata da diverse variabili della macchina, alcune delle quali sono controllabili dall’operatore, come la velocità della macchina e le impostazioni dell’eventuale sezione di asciugatura presente sulla macchina. La viscosità dell'inchiostro può essere influenzata dallo spessore dello strato dell'inchiostro o dalla soluzione di bagnatura della macchina offset.
Altre variabili richiedono invece modifiche che l’operatore non è in grado di controllare, come la viscosità specificata nell’inchiostro offset. In questo caso, il fornitore dell’inchiostro può modificarlo mediante additivi oppure si può passare a un diverso sistema di inchiostri, con una viscosità completamente differente. Altre variabili sono più difficili o impossibili da modificare al momento della stampa, come la temperatura in macchina e il substrato.
Contrasto di stampa
Il dettaglio ombreggiatura fornisce informazioni importanti per molte immagini. I valori del contrasto di stampa hanno un’ottima correlazione con le valutazioni soggettive della qualità di stampa, per esempio “tinte piatte” (bassi valori del contrasto di stampa) o “colori che risaltano sulla pagina” (alti valori del contrasto di stampa). Rispetto ai valori di ingrossamento del punto dei mezzi toni, che cambiano con lo spessore dello strato dell'inchiostro e quindi con la densità, gli alti valori del contrasto di stampa possono mantenere il dettaglio delle zone d’ombra solo tramite un’alta densità e una stampa nitida.
Questo può rappresentare uno strumento prezioso per definire “l’impronta digitale” della macchina e stabilire un target di densità che non generi un contrasto di stampa inferiore o instabile. Su tale risultato possono incidere la pressione di stampa, i caucciù e gli additivi degli inchiostri. Durante la produzione, il contrasto di stampa rappresenta spesso un orientamento per mantenere il corretto dosaggio di inchiostro/acqua; il peggioramento del contrasto nel corso della tiratura può indicare la necessità di lavare il caucciù.
2 - Controllo del processo inchiostri spot
La densità dei colori spot è un aspetto complicato. Un densitometro tradizionale integra filtri ottimizzati per ognuno dei colori degli inchiostri di quadricromia. Questi filtri non sono ottimali per tutti i colori degli inchiostri spot che potresti utilizzare. Infatti, se misura i colori spot con questo set di filtri tradizionali, il densitometro potrebbe provare a selezionare automaticamente il filtro. In più, la scelta del filtro CMY potrebbe cambiare da una misurazione all’altra, anche dello stesso inchiostro. Ciò porterà a risultati numerici drasticamente diversi.
Di conseguenza, se devi misurare la densità di un colore spot avrai bisogno di un dispositivo in grado di misurare il colore spot alla lunghezza d’onda spettrale ottimale per tale inchiostro. In questo modo si comunicherà la densità basata sulla lunghezza d’onda della luce maggiormente assorbita. Questa lunghezza d’onda sarà identificata come simbolo standard per la lunghezza d’onda, λ, denominato lambda.
La funzionalità SCTV(Spot Color Tone Value) è un metodo relativamente nuovo per calcolare il valore tonale degli inchiostri dei colori spot (ISO 20654:2017). Questo metodo utilizza i valori di riflettanza spettrale al fine di produrre valori tonali tra la carta (0%) e l’inchiostro solido (100%). Un densitometro tradizionale non può fornire questo parametro, per esattamente le stesse ragioni discusse in precedenza relativamente alla densità del colore spot. I valori tonali SCTV sono inoltre differenti dai valori tonali CMYK. Il calcolo utilizzato per i valori tonali dei colori spot genera valori di target lineari, quindi un campione con valore di punto 50% dovrebbe dare un valore tonale 50%, ossia un valore TVI pari a 0%.
Ho bisogno di un densitometro?
Quali sono le opzioni offerte da X-Rite? L’unità eXact Basic fornisce le funzionalità di un densitometro tradizionale per il controllo di base della densità nei processi in quadricromia. Per funzionalità di densità più avanzate, e per il valore tonale e la densità dei colori spot, è necessario il modello eXact Basic Plus. In futuro, se dovrai garantirti un maggiore controllo del colore, in L*a*b*, o allineare la produzione a uno standard di stampa come GRACoL, SWOP, Fogra ecc., è necessario passare a uno spettrofotometro eXact 2 o eXact 2 Plus
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