Le società che desiderano offrire prodotti con un colore di qualità possono ricorrere a strumenti sofisticati per essere sicure che i processi si attengano rigorosamente alle specifiche numeriche; avviene però facilmente che, nell'ambito del processo del controllo di qualità, trascurino una corretta valutazione visiva dei colori e delle differenze cromatiche.
La lettura di uno spettrofotometro potrebbe indicare che il processo si sta svolgendo nei limiti delle specifiche, ma il risultato finale potrebbe essere insoddisfacente se il colore del prodotto non è quello che il cliente desidera sia esposto sugli scaffali del negozio. In un punto della filiera di produzione, qualcuno deve valutare visivamente l'aspetto dei colori all'incirca nelle stesse condizioni di illuminazione in cui si troveranno al momento della vendita o dell'utilizzo.
L'impiego di condizioni di illuminazione e procedure corrette per la valutazione visiva rispondente alle migliori pratiche garantisce alle società un vantaggio competitivo e riduce allo stesso tempo gli sprechi, gli scarti e le rilavorazioni.